Lo sapete tutti ormai, questo blog è semplicemente il mio passatempo, un angolo della mia vita, ma solo un angolo, si parla di ricamo, di creazioni fatte a mano, di bambini e animali. E avrei anche un sacco di cosine da pubblicare a dire il vero. Ma è ovvio che la mia vita non è fatta solo di questo, poche volte mi sono soffermata a parlare di politica per esempio, anche perchè ho scelto di dare al blog un taglio...come dire...leggero, e non sono nemmeno la persona più brava e preparata per parlarne, però non per questo io non la seguo, anzi. I miei genitori sono appassionati di politica, e alla fine mi hanno trasmesso dei valori che credo giusti, l'uguaglianza, l'onestà, la necessità di schierarsi per difendere le proprie idee. In casa mia ho sempre sentito parlare della guerra, dai miei genitori in piccola parte ma soprattutto dai nonni e dai fratelli del mio babbo, tanto più grandi di lui. Ho avuto uno zio deportato in Russia, ho avuto un nonno che è stato processato per aver picchiato un fascista che stava violentando una donna (ed è pure stato fortunato ad avere un processo!!), ho avuto un bisnonno che si è visto bruciare la casa dai fascisti di Mussolini, solo perchè si era rifiutato di mandare a scuola i figli con la camicia nera. Storie raccontate in prima persona, storie vere. Sono cresciuta sentendo raccontare tante storie. Storie da cui si dovrebbe imparare qualcosa, la storia dovrebbe essere la prima insegnante della vita di ognuno, affinchè gli stessi errori non si ripetano. Ma ahimè...non è così. La storia vive anche di cicli, che si ripetono a cadenza quasi regolare, e questo succede perchè non ricordiamo, o facciamo finta di non ricordare. Ecco cosa ho deciso di pubblicare oggi, mi è arrivato per e-mail e lo giro a voi. Per riflettere un po', per pensare che questa è un'epoca buia, nonostante i mille lustrini che ci propinano ogni giorno e che ci abbagliano, togliendoci la capacità di ragionare con la nostra testa. Prima di leggere le ultime righe mi piacerebbe sapere qual'è la persona che vi viene in mente dalla descrizione.
Circola da qualche settimana in rete questo scritto di Elsa Morante. Lo riproduciamo per chi se lo fosse perso: "Il capo del Governo si macchiò ripetutamente durante la sua carriera di delitti che, al cospetto di un popolo onesto, gli avrebbero meritato la condanna, la vergogna e la privazione di ogni autorità di governo. Perché il popolo tollerò e addirittura applaudì questi crimini? Una parte per insensibilità morale, una parte per astuzia, una parte per interesse e tornaconto personale. La maggioranza si rendeva naturalmente conto delle sue attività criminali, ma preferiva dare il suo voto al forte piuttosto che al giusto. Purtroppo il popolo italiano, se deve scegliere tra il dovere e il tornaconto, pur conoscendo quale sarebbe il suo dovere, sceglie sempre il tornaconto. Così un uomo mediocre, grossolano, di eloquenza volgare ma di facile effetto, è un perfetto esemplare dei suoi contemporanei. Presso un popolo onesto, sarebbe stato tutt'al più il leader di un partito di modesto seguito, un personaggio un po' ridicolo per le sue maniere, i suoi atteggiamenti, le sue manie di grandezza, offensivo per il buon senso della gente e causa del suo stile enfatico e impudico. In Italia è diventato il capo del governo. Ed è difficile trovare un più completo esempio italiano. Ammiratore della forza, venale, corruttibile e corrotto, cattolico senza credere in Dio, presuntuoso, vanitoso, fintamente bonario, buon padre di famiglia ma con numerose amanti, si serve di coloro che disprezza, si circonda di disonesti, di bugiardi, di inetti, di profittatori; mimo abile, e tale da fare effetto su un pubblico volgare, ma, come ogni mimo, senza un proprio carattere, si immagina sempre di essere il personaggio che vuole rappresentare."
Qualunque cosa abbiate pensato, il testo, del 1945, si riferisce a Mussolini... PS.: Tutte le persone che ricevono la presente comunicazione hanno l'obbligo civile e morale di trasmetterla ad altre persone. Non sia mai che qualcuno lo votasse di nuovo...